Ines Romitti
Il Giardino delle Rose, prezioso tassello di profumi e colori, venne incastonato nel grandioso progetto del Viale dei Colli per l’ingrandimento di Firenze capitale d’Italia.
In circa un ettaro di terreno, denominato Podere di S. Francesco, fra il viale delle Rampe e la via delle Croci, Attilio Pucci spartì la superficie in ameni terrazzamenti, affacciati sull’incantevole panorama della città e vocati alla coltivazione delle rose in piena terra.
Nel maggio 1895 il Giardino venne aperto al pubblico durante la “Festa delle Arti e dei Fiori”, che da allora la Società di Belle Arti e la Società Italiana di Orticoltura iniziarono ad organizzare ogni anno.
Oggi, la collezione conta oltre trecento varietà: specie antiche, come la Rosa mundi del 1560 e la Foetida bicolor, del 1590, originaria della Turchia; numerose le rose botaniche, le profumate rose inglesi, gli ibridi di tea e molte varietà moderne rampicanti e tappezzanti.
Nel 1998, nella parte bassa, sopra il muro di via dei Bastioni, è stata creata dall’architetto Yasuo Kitayama, che fece giungere dal Giappone i materiali usati, l’oasi giapponese Shorai, donata dalla gemellata Kyōto e dal tempio Zen “Kōdai-ji”.
Dal settembre 2011 il Giardino si è arricchito delle poetiche sculture in bronzo e due gessi di Jean-Michel Folon, poste in perfetto equilibrio con il contesto naturale e simbolico, omaggio della vedova dell’artista belga al Comune di Firenze.