Anna Lambertini
Collocato nella fascia collinare che a sud-ovest della città domina da vicino l’Arno, il Parco di Villa Strozzi al Boschetto costituisce un paesaggio di margine tra la città e il suo contesto agricolo di prossimità. Il Parco è accessibile da due ingressi urbani carrabili, su via Pisana e via di Soffiano, e da un ingresso pedonale nella parte alta, che lo pone in diretta comunicazione con via di Monte Oliveto e un circuito di avvincenti passeggiate collinari verso Bellosguardo, Marignolle e Soffiano.
L’assetto attuale del parco si deve a Giuseppe Poggi, incaricato nel 1855 da Ferdinando Strozzi di restaurare, ampliare e abbellire la residenza suburbana di famiglia, dove già era esistito un celebrato parco di delizie di matrice manierista. Era stato Giovan Battista di Lorenzo Strozzi a voler realizzare, nel XVI secolo, un luogo di piacere in quel possedimento alle porte della Firenze murata, nominato “il Boschetto” o “il Castagno” perché comprensivo, oltre che di vari poderi, dell’antico bosco di Cafaggio.
Sulla base del progetto poggiano, i fabbricati presenti – villino cinquecentesco, scuderie, casa del giardiniere e cappella – vennero restaurati e trasformati per rispondere alle nuove esigenze dei proprietari; una limonaia “per la conservazione degli agrumi e dei fiori” fu costruita in modo che fosse “di ornamento al villino”; il parco venne ampliato e ridisegnato secondo i canoni del giardino paesaggistico.